giovedì 31 gennaio 2013

Scones salati con porri e cheddar

Oggi condividerò con voi una ricettina d'ispirazione inglese, gustosa e profumata. Questi scones sono davvero irresistibili, soprattutto appena usciti dal forno, ancora caldi e fragranti. 



260 grammi di farina 00 + per la lavorazione
1 bustina di lievito istantaneo
2 uova
100 grammi di burro + una noce
125 grammi di formaggio fresco cremoso
1 cucchiaino di zucchero e uno di sale
1 grosso porro
150 grammi di cheddar bianco a pezzetti (se non lo trovate potete usare anche dell'asiago)
1 uovo per la doratura

Mondate e tagliate a fettine il porro e passatelo in padella con la noce di burro. Preparate l'impasto: mescolate la farina al lievito e allo zucchero e incorporate il burro a temperatura ambiente lavorando il tutto con le mani fino ad ottenere un impasto "bricioloso". Unite i porri tiepidi e il cheddar a tocchetti.
In un'altra terrina sbattete le uova con il formaggio fresco e incorporatele poi al resto. Impastate bene con le mani per qualche minuto aggiungendo gradualmente il sale. La pagnotta dovrà essere morbidissima ma non appiccicosa.



Su un piano di lavoro infarinato stendete l'impasto ad un'altezza di 2 cm e con un coppapasta di 8 cm circa ricavate dei dischi. Spennellateli con l'uovo sbattuto e infornate a 180° per 25 minuti.



Serviteli preferibilmente tiepidi, magari alle 17, accompagnati da un bel tè Earl Grey fumante...ma sono buoni in qualsiasi momento della giornata!


Contest de Il Ricettario di Cinzia

Con questa ricetta partecipo al contest English Recipes de Il Ricettario di Cinzia

Oggi 16/3/13 riposto la ricetta per partecipare al contest "Me lo porto in ufficio" di Pasticci&Pasticcini di Mimma

mercoledì 30 gennaio 2013

Homemade beauty - Burro per il corpo all'olio di cocco

Il mio interesse per tutto ciò che è homemade non si ferma alla sola cucina.
Ultimamente ho approfondito il discorso degli INCI (cioè la lista di ingredienti) dei prodotti cosmetici, arrivando a scoprire cose non proprio piacevoli.
Ho deciso quindi di fare in modo che tutto ciò che viene a contatto con la mia pelle sia il più possibile naturale (per quanto riguarda il make up è parecchio difficile ma ci sto lavorando :D). 
E cosa c'è di più naturale dei prodotti di bellezza fatti in casa? 
Recentemente, girovagando qua e là su internet ho scovato il blog The Nourished Life che mi ha fatto scoprire, tra le altre cose, le virtù dell'olio di cocco.
L’olio di cocco puro è un grasso saturo altamente digeribile che contiene acidi grassi sia a catena media che a catena corta (MCFA) che il corpo è in grado di digerire facilmente e che non comportano l'accumulo di colesterolo nel sangue. 
Un ottimo alleato in cucina quindi, ma anche per la nostra pelle, grazie alle proprietà emollienti e antibatteriche. 


Io ho comprato l'olio di cocco da Castroni (chi è di Roma saprà sicuramente di cosa sto parlando), quindi ho scelto un olio di cocco ad utilizzo alimentare (cosa che ne garantisce la purezza) nonostante l'idea di utilizzarlo per scopi prettamente cosmetici. Ho imparato alcune ricettine che con il tempo vi proporrò qui sul blog!

Oggi voglio condividere con voi il mio primo esperimento.
Quest'olio ha la particolarità di presentarsi generalmente in forma solida (a meno che la temperatura dell'ambiente non sia elevata) ed è proprio la sua consistenza burrosa e compatta ci permette di trasformarlo magicamente in una vera e propria crema! 

Vi serviranno:

Olio di cocco puro non raffinato in forma solida
Fruste elettriche
un barattolo di vetro preferibilmente sterilizzato
olii essenziali a piacere

Mettete gli ingredienti in una ciotola e iniziate a montare il tutto con le fruste elettriche per una buona decina di minuti finchè il composto raggiungerà una consistenza cremosa e "ariosa". 




Conservate la crema ottenuta nel barattolo di vetro ben chiuso a temperatura ambiente. 



Una volta montato, l'olio di cocco non tornerà alla consistenza dura iniziale né si scioglierà, anche se d'estate è consigliabile conservarlo in frigo. Data la sua resistenza all'irrancidimento, potrete conservare la crema tranquillamente per svariati mesi. 
L'olio di cocco è praticamente inodore (ecco il suo grande difetto: non sa di cocco!!!) quindi io ho scelto di dare un'aroma di rosa alla mia crema, ma potrete personalizzarla come più vi piace.
Sempre con lo stesso metodo ho realizzato anche uno struccante per occhi, semplicemente montando l'olio da solo, senza aggiungere essenze. Ne metto una punta su un dischetto di cotone e procedo con la rimozione del trucco: vi assicuro che anche il mascara waterproof viene praticamente "annientato" in pochi secondi!



Non ci sono più scuse per dire basta a petrolati e siliconi! Che ne pensate?
A presto con altre ricettine di bellezza!


martedì 29 gennaio 2013

Mini cakes al lime delle Keys

C'è stato un periodo della mia adolescenza in cui ero fissata con gli Stati Uniti e in particolare con la Florida. Ero affascinata da tutto ciò che riguardava quella terra calda, colorata e dall'atmosfera tipica degli stati del sud. E come non rimanere incuriositi da quella torta di lime delle isole Keys della quale si riusciva a cogliere il profumo anche solo dalle fotografie?
Ieri, quei bei lime in mostra al supermercato mi hanno convinta: era giunto il momento di preparare la Key lime pie, anzi, delle mini pies!




Ecco cosa vi serve (per 6 tortine):

3 lime
7 biscotti digestive
50 grammi di burro
200 ml di latte condensato
2 tuorli grandi
2 albumi montati a neve fermissima con poco zucchero a velo

Per prima cosa è necessario preparare i gusci di biscotto, tritando i digestive e incorporandoli al burro fuso fino a formare un composto granuloso ma modellabile. Io ho rivestito di biscotti 6 stampini da muffin, facendo in modo che il guscio non sia eccessivamente spesso e che i bordi siano ben rivestiti. Li ho riposti poi in frigo.

Per la crema montate i tuorli con il latte condensato per circa 10 minuti con le fruste elettriche aggiungendo il succo dei 3 lime solo alla fine.


Il latte condensato che ho usato è rigorosamente homemade, quello industriale della Nestlé mi rifiuto categoricamente di comprarlo, anche per una questione di prezzo. Farlo in casa è veloce e semplicissimo. Per circa 200 ml di prodotto finale vi occorrono:

250 grammi di zucchero a velo
200 ml di latte
20 grammi di burro
estratto di vaniglia (facoltativo)

Mettete in una casseruola tutti gli ingredienti e a fuoco basso fate sciogliere il burro. A questo punto alzate la fiamma e portate ad ebollizione: da quel momento iniziate a mescolare continuamente per una decina di minuti. Versatelo in un barattolo di vetro e fatelo intiepidire a temperatura ambiente prima di metterlo in frigo per circa 12 ore. Avrete un latte condensato vellutato, profumatissimo e 1000 volte meglio dell'originale!

Ritorniamo alla nostra pie. 
A questo punto dovrete riempire i gusci con la crema per 3/4 della capienza del guscio, in quanto la crema tenderà a gonfiarsi un pochino in cottura. Infornate a 170° per 10-15 minuti, in base al forno.


Appena sfornate le pies, create dei mucchietti di meringa su ognuna di esse e infornate nuovamente per qualche minuto a 180° fino a che si doreranno leggermente in superficie. Decorate con sottili scorzette di lime e riponetele in frigo prima di servirle. 


Con questa ricetta partecipo al contest di Una Fetta di Paradiso "Dolci Agrumati" . 



domenica 27 gennaio 2013

Pan di vaniglia - Vanilla bread loaf

Ecco la ricetta del pane al profumo di vaniglia con cui ho realizzato il mio bread and butter pudding!




Vi serviranno:

315 ml di latte
i semi di due bacche di vaniglia
2 cucchiai di zucchero semolato
70 grammi di zucchero integrale di canna
1 cucchiaino di sale
375 grammi di farina manitoba
3/4 di bustina di lievito di birra secco
2 cucchiai di olio di semi o burro fuso


Per prima cosa sciogliete nel latte tiepido il lievito di birra e lo zucchero e, incorporando piano piano la farina, iniziate ad impastare. Aggiungete l'olio e i semi di vaniglia e il sale e continuate ad impastare per una decina di minuti. 







Riponete l'impasto in uno stampo da plumcake (imburrato e infarinato se non è di silicone), ricoprite con uno strofinaccio umido e fatelo lievitare nel forno acceso a 50°. 
Dopo un paio di ore, quando il pane avrà raddoppiato il volume, fatelo cuocere coperto da un foglio di carta stagnola, in modo che la superficie non si bruci. il forno dovrà essere preriscaldato a 175°. 
In 35-40 minuti avrete una pagnotta morbida e profumatissima! 

Per dare un ulteriore tocco di vaniglia, ho poi spennellato il pane con una glassa densa di acqua e zucchero a velo vanigliato. 


E' il pane perfetto per essere accompagnato da burro e marmellata o per essere inzuppato nel latte!



Mini Profiteroles

Ieri ho provato per la prima volta a fare i bignè e, per accontentare una richiesta del mio fidanzato, ne ho fatto dei piccoli profiteroles. Semplici e golosi!



Per preparare la pasta choux per circa 35 bignè vi serviranno:

125 ml di acqua
50 grammi di burro
un pizzico di sale
un cucchiaino scarso di zucchero
75 grammi di farina
2 uova medie

In una casseruola mettete l'acqua, il burro e il sale e portate a ebollizione. A quel punto, togliete la casseruola dal fuoco, versate la farina e lo zucchero e iniziate a mescolare. Una volta amalgamato il tutto, riponete la pentola sul fuoco e mescolate fino a che il composto ormai ben compatto inizierà a staccarsi dalle pareti della pentola.
Spegnete il fuoco e lasciate intiepidire un poco. E' il momento delle uova: dovrete incorporarle uno alla volta e mescolando accuratamente fino a raggiungere la consistenza di una pastella molto soda.
Armate di sac-à-poche con bocchetta liscia e larga, formate delle palline di pasta di 3-4 cm di diametro su un foglio di carta forno o tappetino di silicone disposto sulla teglia del forno. Fate in modo che le palline siano adeguatamente distanziate.
Tempi di cottura: 20 minuti a 200°. I bignè saranno profumatissimi, dorati e leggeri!

Una volta raffreddati li ho farciti di panna montata aromatizzata con estratto di vaniglia. 
Per la glassa al cioccolato ho usato

150 grammi di cioccolato al latte
150 ml di latte
due cucchiai di zucchero
due cucchiai di burro

Fate sciogliere burro, zucchero e cioccolato a bagnomaria. Unite il latte mescolando con cura fino ad ottenere una crema liscia. Portate ad ebollizione e lasciate bollire per 3 o 4 minuti. Lasciate raffreddare.

Tradizionalmente i profiteroles andrebbero immersi uno ad uno nel cioccolato e disposti a piramide su un piatto. Dato che però non avendo più panna non ho avuto modo di fare la classica ganache in cui sono avvolti i profiteroles, ho deciso di fare un po' diversamente, in quanto i bignè immersi nella glassa sarebbero risultati un po' stucchevoli a mio avviso. Allora ho creato delle porzioni singole sistemando 5 bignè in una ciotolina e colandovi sopra la glassa al cioccolato (moderatamente!). Fateli riposare in frigo prima di gustarli. Buoni buoni buonissimi!





lunedì 21 gennaio 2013

Ravioli di gamberi al profumo di arancia

Ogni tanto mi prende un'incontrollabile voglia di fare i ravioli. Questo è il risultato della voglia di stamattina!



Non avevo mai fatto i ravioli di pesce prima d'ora e devo dire che l'esperimento è molto ben riuscito. Non  ho seguito ricette particolari, ho fatto di testa mia.

Per il ripieno ho utilizzato (per circa 60 ravioli):

45 gamberi ancora con il guscio
4 patate rosse piccole
sale, pepe nero, olio, aglio, bacche di ginepro

Per prima cosa ho rosolato i gamberi interi con olio e aglio, ho aggiustato di sale e portato a cottura con un pochino di acqua. Nel frattempo ho messo a bollire le patate ben lavate con la buccia.
Una volta intiepiditi, ho sgusciato i gamberi e li ho tritati non troppo finemente. Ho passato le patate allo schiacciapatate, le ho unite ai gamberi, ho aggiustato di sale, pepe macinato fresco e 4 o 5 bacche di ginepro schiacciate. Ho messo il tutto in frigo a riposare.

Per la pasta ho usato 300 grammi di farina 00 e 3 uova medie ma con il quantitativo di pasta ottenuto, oltre ai 60 ravioli, ho fatto anche 4 porzioni di maltagliati che ho subito messo nel congelatore.



Ho tirato la sfoglia sottilissima grazie alla mia cara Imperia e con il coppapasta ho creato dei dischetti di circa 7 cm di diametro.
Per creare le mezzelune ho posizionato una pallina di ripieno al centro di ogni dischetto e l'ho semplicemente piegato a metà sigillando i bordi con un po' d'acqua e facendo attenzione a togliere tutta l'aria interna, per evitare che si aprano durante la cottura.




Dopo 3-4 minuti in acqua bollente salata, li ho scolati e conditi con una salsina di burro fuso, succo di mezza arancia e un pizzico di sale. Delicatissimi!







sabato 19 gennaio 2013

Vanilla bread and butter pudding

Oggi vi presento il mio dolce British preferito: il bread and butter pudding. Ho voluto però accentuare il sentore di vaniglia che già normalmente caratterizza questo dolce utilizzando una pagnotta alla vaniglia fatta in casa (la ricetta la troverete in un prossimo post).
E' un dolce fatto di pochi e semplici ingredienti che dovranno essere freschissimi e di prima qualità.
Io ho utilizzato:

7 fette di pane al profumo di vaniglia
75 grammi di burro a temperatura ambiente
220 ml di panna
220 ml di latte intero
due manciate di uvetta ammollata nell'acqua tiepida
70 grammi di zucchero semolato
3 uova
i semi di un bacello di vaniglia
zucchero a velo 



Per cominciare, imburrate generosamente le fette di pane private delle crosticine laterali. In una casseruola versare il latte la panna, lo zucchero e i semi di vaniglia e portare a bollore. Versate poi il composto nella terrina dove avrete precedentemente montato le uova con la frusta elettrica per 10 minuti almeno.
A questo punto immergete le fette di pane nel composto di uova e latte affinché si inzuppino per bene. 



Intanto imburrate la teglia dove, dopo una decina di minuti, disporrete gli strati di fette di pane alternati a manciate di uva sultanina. Versate la restante crema nella teglia e cospargete leggermente di zucchero a velo. La cottura si esegue a bagnomaria, in forno preriscaldato a 180° circa (nel caso di forni più piccoli abbassare la temperatura di una decina di gradi) per un'oretta. Controllate la cottura infilando un coltello nel dolce, in modo da constatare che la crema non sia troppo liquida.
Una volta sfornato cospargere di zucchero a velo e servire tiepido. Io in questo caso l'ho accompagnato con una confettura di albicocche e mandorle fatta in casa, ma è altrettanto goloso se accompagnato da una dose generosa di crema pasticcera calda. 



Con questa ricetta partecipo al contest "English Recipes" de Il ricettario di Cinzia.



mercoledì 16 gennaio 2013

Le meraviglie del burro d'arachidi

Ho assaggiato il burro di noccioline per la prima volta in in un college in Inghilterra, una decina d'anni fa, durante una vacanza studio. Ne ho fatto largo uso per un periodo poi è finito "nel dimenticatoio"!
La passione per le arachidi è riaffiorata poi l'estate scorsa grazie al sublime gelato all'arachide al caramello della meravigliosa gelateria Lubrano, in zona Tiburtina.
Domenica scorsa, ritrovando un pacco di arachidi nella dispensa, sono andata alla ricerca di ricette per fare il burro di arachidi, scoprendo che è davvero semplicissimo! Appassionata e fissata con l'home made come sono, non potevo che esserne felice anche perchè avrei preparato un burro di noccioline privo di tutte quelle "schifezze" che di solito sono presenti nei prodotti industriali.

Ho seguito una ricetta americana in cui le quantità sono ovviamente espresse in cups, tablespoons e teaspoons: avendo i misurini adatti non ho riscontrato problemi. Qui, per comodità ho deciso di convertire il tutto in grammi, in modo da  facilitarvi il lavoro. In fondo al post vi lascio una tabella dettagliata con tante conversioni utili!


Homemade peanut butter

250 grammi di arachidi sgusciate e non salate
4 cucchiai di olio di semi di arachide
3 cucchiai di zucchero (la quantità si può variare a seconda dei gusti)

Tritate le arachidi nel frullatore aggiungendo l'olio a filo e continuare a mixare fino a che non si forma una crema. Ovviamente non avremo un burro liscio come quello industriale ma saranno presenti dei pezzettini di arachidi! Facile no?


Si conserva in un barattolo di vetro chiuso ermeticamente anche per due settimane (se dura!).

E' buonissimo a colazione su fette di pane tostato...


....sui pancakes...



...e nei muffins!



Vi lascio anche questa ricetta.

Chocolate chip peanut butter muffins

260 grammi di farina 00
70 grammi di zucchero semolato + un cucchiaio
mezza bustina di lievito per dolci
30 grammi di cioccolato al latte a pezzetti o in gocce
80 grammi di burro di arachidi
250 ml di latte
1 uovo leggermente sbattuto
45 grammi di burro

Preriscaldate il forno a 180°. Nel mixer inserite farina e lievito setacciati, burro di arachidi, l'uovo sbattuto, il latte, il burro precedentemente fuso e infine il cioccolato spezzettato.
Disporre dei pirottini nello stampo da muffin (ne verranno circa 12)  e riempirli per 3/4. Spolverare i muffins di zucchero semolato (questo conferirà una piacevole croccantezza) e infornare per 15/20 minuti in base al vostro forno finchè non saranno belli dorati.



E come promesso...le tabelle!












Bianco, rosa e grigio

Perchè non iniziare questa cupa giornata con un po' di luce e delicatezza?

Volevo condividere con voi alcune fotografie che ho trovato su internet  giracchiando qua e là alla ricerca di ispirazione per lo styling e la decorazione della nostra casa.



 Bianco, rosa e grigio: un delicato accostamento di colori che conferisce luminosità e ampiezza anche a quegli spazi non proprio ampi.


Questa è la palette di colori che caratterizza il nostro salotto/sala da pranzo. 


Come si fa a non essere ispirati da queste fotografie?

martedì 15 gennaio 2013

Welcome!

Ciao a tutti, sono Silvia. 
Ho quasi 27 anni e sono una milanese emigrata a Roma ormai 5 anni fa. 
In questa meravigliosa città mi sono laureata e ho messo su casa con il mio ragazzo e la nostra cagnolina Mela (da qui il nome del blog!). 
Questo blog nasce dal mio desiderio di condividere ciò che amo di più: i dolci, la cucina in generale, l'home decor, tutto ciò che è home-made, la fotografia e tutto ciò che ogni giorno mi ispira. 

Benvenuti! 


lunedì 14 gennaio 2013

I miei primi macarons

Voglio inaugurare il mio blog condividendo una delle ricette che più mi ha dato soddisfazioni, visto il risultato finale. La ricetta in questione è quella degli ormai famosissimi macarons, croce e delizia di tante appassionate di cucina, tanto buoni e unici quanto laboriosi nella loro preparazione.



A Natale del 2010 ho ricevuto in regalo dalla mia adorata cugina Sara un libretto tutto dedicato ai macarons, scritto dal pasticcere José Marechal e pieno di piccoli segreti per dar vita a questi romantici dolcetti. 
Per più di due anni non ho avuto coraggio di cimentarmi in quest'impresa, poi, circa due settimane fa, senza pensarci su troppo e incoraggiata dal tappetino per macarons regalatomi dai miei fantastici genitori, ho comprato tutti gli ingredienti necessari:

100 grammi di mandorle in polvere
100 grammi di zucchero a velo
80 grammi di albumi (io ho usato uova medie biologiche)
I semi di mezzo bacello di vaniglia o un cucchiaino di estratto di vaniglia
100 grammi di zucchero semolato
3,75 cl di acqua



Prima cosa da fare: realizzare il TPT (tant pour tant), ovvero la miscela di uguale quantità di mandorle in polvere e di zucchero a velo mischiando accuratamente i due ingredienti e setacciandoli accuratamente. Passare al setaccio è una delle operazioni più antipatiche in cucina, ma in questo caso è davvero necessario per la buona riuscita dell'impasto. 

Ecco che inizia la parte più difficile. In una casseruola portate a bollore l'acqua e lo zucchero semolato senza mescolare, monitorando la temperatura dello sciroppo che non deve assolutamente superare i 115°. Nel frattempo montate 40 grammi di albumi a neve fermissima, aumentando la velocità delle fruste elettriche quando lo sciroppo raggiunge i 105°. Raggiunti i 115°, interrompete la cottura dello zucchero e versate lo sciroppo a filo sugli albumi a neve continuando a montare energicamente finché la meringa si intiepidisce. 

Ora dedicatevi all'altra parte dell'impasto, mescolando il TPT con i 40 grammi restanti di albumi e la vaniglia fino ad ottenere una pasta di mandorle lucente e omogenea. Io a questo punto ho aggiunto una puntina di colorante rosso in gel, per conferire ai macarons una leggera tinta rosata.

Usando una spatola, è giunto il momento di incorporare la meringa alla pasta di mandorle in modo delicato e poco alla volta. Questo passo si chiama "macaronage" e consiste nel lavorare l'impasto per rompere leggermente la meringa, quindi non è necessario eseguire l'operazione con movimenti dal basso verso l'alto come si fa spesso per altre preparazioni in cucina. I due componenti vanno amalgamati alla perfezione, facendo attenzione però a non lavorare troppo il tutto, altrimenti i macarons risulterebbero troppo piatti. Qui risiede la vera difficoltà della preparazione, e infatti forse avrei dovuto lavorare l'impasto un minuto di meno, ma basta un po' di attenzione e di calma per raggiungere un buon risultato.

A questo punto è ora di armarsi di sac-à-poche e mano ferma! Io ho usato la tasca usa e getta con bocchetta liscia da 9mm (Maréchal indica una bocchetta da 8mm ma ne ero sprovvista). Con l'aiuto del tappetino ho realizzato delle sfere piatte abbastanza precise, ma anche utilizzando la carta forno sono riuscita a crearne di abbastanza regolari (circa 5 cm). Attenzione a non fare delle sfere troppo larghe perchè durate la fase di croutage queste tendono ad allargarsi un poco. Che cos'è il croutage? E' la fase successiva in cui la teglia di macarons viene lasciata all'aria circa 30 minuti in modo che si formi una fine pellicola secca sui gusci. Questo passaggio è di vitale importanza in quanto determina la croccantezza del macaron e il formarsi del tipico "collarino" sul bordo!

Infornate i macarons a 150° per 14 minuti. Appena usciti dal forno appoggiate il foglio di carta forno o il tappetino di silicone su una superficie leggermente inumidita, in modo da permettere ai gusci di staccarsi più facilmente.

And...last but not least, la crema al burro! è il ripieno che conferisce il vero gusto al macaron, quindi è importantissimo utilizzare un burro di ottima qualità. Io ne ho usati 125 grammi, amalgamati con 70 grammi di zucchero a velo e 80 grammi di mandorle in polvere (il tutto montato con le fruste elettriche). Superfluo dire che la crema può essere aromatizzata come più preferite (vaniglia, essenza di limone, pasta di pistacchio, ecc...) o sostituita con ganache, marmellata, caramello sablé e così via.

Il risultato è stato sorprendente! Ovviamente non tutti i macarons sono venuti perfetti, anzi...ma per essere i primi direi che posso essere più che soddifatta! Anche la dolce metà ha particolarmente apprezzato...penso proprio che ci concederemo questo piccolo lusso molto spesso!